Gli Anni d’Oro del Grande Real – Alimentazione Anti Aging Parte I

 

C’è stato un momento della mia vita di dietista in cui mi sono resa conto che qualcosa era cambiato. Le amiche, che fino al momento prima volevano consigli su come “buttare giù”, hanno iniziato  a chiedermi  qualche trucco per “tirare su”.  La donna è mobile qual piuma al vento certo, ma non era solo questo, no, perché anche gli amici maschi, volti – che ricordassi io –  a carpire da me o da Men’s Health il segreto per esibire un addome di marmo, ora iniziavano a dare più spazio all’interiorità: c’è una vita oltre la morte? Quello che esibisco adesso con arroganza, si può chiamare ancora punto vita? E’ un infarto o mi è rimasta la cena sullo stomaco? Ma soprattutto, perché quando mangio i peperoni li erutto fino alla terza generazione?
E poi quella strana tendenza delle colleghe neolaureate a darmi del lei, e dei professori di Università ad andare in pensione.
Ho cercato risposte attorno a me, e ho notato che quella che da quasi 8 anni chiamo affettuosamente Nana non lo è decisamente più, e quando fa il conto di quanti anni ho, mi dice con fare complimentoso e felice per me – manco si trattasse di una collezione di figurine giunta quasi al termine – “Mamma, ma sono tantissimi!”.
Allora mi sono messa a contare le diete passate sotto i miei occhi come i cerchi concentrici di un albero per datarmi:  Weight Watchers, Beverly Hills, Atkins, Scarsdale, del Fantino, a Punti, del Minestrone, della Luna, a Zona, della Dottoressa Tirone, Centri dimagranti Sobrino, Slim Fast, Pesoforma, KiloKcal uomo-donna-bambino-autunno-inverno’12, Dukan, Tisanoreica, Paleodiete, del Digiuno, del Dna,di Intolleranza Alimentare, Alcalinizzante,  dei Bocconi, dell’Acqua, Herbalife, Naturhouse, Gluten free diet,  China Study-diet, l’Okinawa style, il Gnamgnam style…
Un po’ di anni sono passati.
Ma non mi sono certo scomposta.
Oltretutto  proprio non è trendy  farsi prendere dall’ansia dell’invecchiamento. Guardiamoci intorno, guardiamo a ciò che davvero ci nutre, ci arricchisce, ci fa essere belle persone. L’arte contemporanea, per esempio,  preferisce alla perfetta armonia dei corpi Botticelliana, la decadenza e la deformità che diventano espressione di vissuto, di tormento, di precarietà, da Bacon a  Baselitz, alla De Bruyckere. Vige l’esaltazione verista della ruga anche nella fotografia: esistono più progetti “Still Life” che ritraggono persone anziane, che Calendari Pirelli – Santarelli- Ferilli.  E concediamocela una dissertazione filosofica da esperti di cinema quali siamo ormai tutti diventati, a furia di nutrire il nostro sé, su come Sorrentino ha affrontato il tema della giovinezza perduta in Youth;  arricchiamola con una valutazione tecnico-professionale sulla fotografia del film, con una critica sulla sceneggiatura perché no, ma mai e poi mai facciamoci sorprendere ad esclamare “EVVAI!”con tanto di  pugno chiuso e denti serrati, nel vedere la splendida quarantacinquenne Rachelina nostra (Weisz ndr) tenere testa senza fatica in quanto a fascino, volgarmente et altrimenti detto figaggine, alla ventiseienne Madalina, tradendo così quell’accenno di  soddisfazione per il messaggio di speranza che il suddetto confronto  suggerisce.
Dicevo, mai.
Anche perché tutto attorno a noi ci induce a un’ accettazione consapevole del tempo che passa, al disincanto sereno, alla superiorità rispetto alla schiavitù del vacuo apparire per mezzo di un caduceo involucro di pelle liscia e carni sode. Della giovinezza non si parla che quando si è perduta, avete notato? E“fa patetico”, ne converrete, quindi niente nostalgie del tempo andato, vi prego.
E semmai ci sfiorasse il bisogno, o il desiderio, di parlarne, facciamolo con ironia per l’amor del cielo, e uccidiamo sul nascere il sarcasmo che di tanto in tanto distrattamente rivolgeremmo  al più giovane di turno: “fa frustrazione”, e non si addice a gente saggia e posata come noi.

Pur tuttavia mi sovviene – e la fatalità della cosa mi sorprende enormemente – che oggi si fa un gran parlare di Alimentazione Anti Aging, che non è  mica banalmente et superficialmente finalizzata a  farci rimanere giovani, non prendiate alla lettera la cosa, andiamo al di là del termine.
La Dieta Anti Aging si propone, salutarmente et scientificamente, di frenare l’invecchiamento  inteso come degenerazione delle funzioni dell’organismo che può favorire l’insorgere di malattie.
Un altro modo di nutrire il sé di noi persone belle dentro e mature e profonde e di spessore.
Poi se questa alimentazione può farci restare in forma come Rachelina nostra  si tratta un frivolo effetto collaterale che considereremo alla stregua di un vezzo.

Il cibo è in grado di rallentare i naturali processi degenerativi che portano all’invecchiamento  e ostacolare o evitare quelli che portano alla malattia.
Questa azione “antiaging” è esplicata principalmente in due modi: contrastando i processi biochimici responsabili dell’invecchiamento e dell’insorgenza delle malattie, e mantenendo efficiente la capacità del corpo di difendersi dalle patologie e dagli attacchi esterni.

I processi biochimici che avvengono nel nostro organismo e che sono responsabili dell’invecchiamento e delle degenerazioni che portano all’insorgenza delle malattie sono:

  • Ossidazione: si formano radicali liberi che sono composti potenzialmente dannosi.
  • Glicazione: molecole di glucosio si uniscono a proteine e recettori alterandone la funzione e dando luogo a composti potenzialmente dannosi.
  • Infiammazione: Vengono prodotte proteine pro-infiammatorie potenzialmente dannose (TNF-alfa).
  • Alterazione della Metilazione: Non viene garantita la regolazione  del genoma.

L’alimentazione è in grado di opporsi a ciascuno di questi  processi:

  • Un’alimentazione che preveda un’assunzione costante, ogni 2-6 ore, di Antiossidanti contrasta efficacemente l’Ossidazione. Gli antiossidanti sono contenuti in Frutta, Verdura, Frutta Secca, Semi Oleosi, Spezie, Olio Extravergine d’Oliva e di Lino, The, Caffè, Fave di Cacao, Pesce grasso, ma anche Carne, Uova, Formaggio, Vino e Birra. Di questa categoria di sostanze segnalo in particolare la vitamina C (contenuta in frutta acidula e verdura a gemma: agrumi, kiwi, fragola, ananas, frutti di bosco, pomodori, cavolo cappuccio, etc, consumata rigorosamente cruda) ovviamente più perché ci difende dal raffreddore che per il suo ruolo fondamentale nel promuovere la produzione di collagene ed elastina che ci mantengono sodi et elastici et irresistibili.

  • Per evitare la Glicazione è sufficiente suddividere gli alimenti in 5 pasti nella giornata, aumentare la fibra alimentare (Frutta, Verdura, Frutta Secca, Legumi, Semi Oleosi, Cereali non raffinati), essere o diventare normopeso, o ridurre il grasso viscerale. Ah sì, ed eliminare i dolci.

  • L’infiammazione la combatto a colpi di Alimenti con effetto Antinfiammatorio: The verde, Curcuma, Pesce Grasso, Noci, Cioccolato Fondente, Luppolo, Peperoncino. Gli Omega 3 soprattutto ci proteggono dall’insorgenza di malattie cardiovascolari, che è quello che un individuo adulto e responsabile vuole sapere , ma sono anche in grado di superere le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farci invecchiare, visto che sono coinvolti direttamente nel metabolismo dell’organo pelle e contribuiscono al suo equilibrio idrolipidico, et luminosità.

  • Infine la Metilazione viene garantita da un adeguato apporto di Acido Folico (Lievito di Birra, Germe di Grano, Fagioli, Soia, Lenticchie, Asparagi, Spinaci, Broccoli, Noci, Arachidi, Mandorle, Fichi Secchi, Cocco, Orzo, Mais, Avocado, More, Arance) e Vitamina B 12 (Fegato, Mitili, Molluschi, Crostacei, Pesce Grasso, Carne, Uova, Formaggio).

to be continued…

 

Foto: Un’aliena antareana del film Cocoon. Ad Antarea non esisteranno malattie e mortalità, ma ci si fa prendere la mano coi filtri di Instagram esattamente come qua.