Le parole che non ti ho detox

Ovvero cibi e regimi alimentari dal sapore detox che nascondono insidie:

Pompelmo

Il gusto aspro, che testimonia tra l’altro lo scarso contenuto di zuccheri, viene associato a una sorta di potere sgrassante, disincrostante, pulente. In realtà il pompelmo contiene flavonoidi che bloccano l’azione del citocromo P450, ovvero il principale strumento di detossificazione dai farmaci del nostro organismo, favorendo, come nessun altro alimento, l’intossicazione chimica dell’organismo.

Frutta

Pur non avendo un Pagnoncelli a mia disposizione qui e ora, sono certa che il mille per cento della popolazione ritenga che abbracciare un regime fruttariano sia un’ottima mossa detox. Se però mangiare solo frutta vuol dire assumerne elevate quantità, dobbiamo sapere che il fruttosio in eccesso si accumula a livello epatico sotto forma di grasso, intossicando di fatto il principale organo atto alla detossificazione. Per lo stesso motivo è sconsigliabile utilizzare dolcificanti a base di fruttosio.

Integrale

L’elevato contenuto in fibre del cibo integrale è (correttamente) associato all’eliminazione di tossine attraverso l’intestino. Il cereale integrale però comprende anche il rivestimento esterno del seme, ovvero quello più a contatto con gli inquinanti atmosferici e con le sostanze chimiche usate nella coltivazione. Se non vogliamo fare incetta di sostanze poco salutari quindi dobbiamo avere un’attenzione in più all’agricoltura di provenienza, che deve essere più certificata possibile.

Regime Low Carb

Ridurre fortemente i carboidrati è un’iniziativa frequente di chi sente il bisogno di detox e ha due effetti pressoché certi che rinforzano la convinzione di fare la cosa giusta: aumento della diuresi e riduzione del gonfiore intestinale. Questo avviene nel primo caso perché utilizzo lo zucchero depositato nel corpo perdendo l’acqua che vi si lega, e nel secondo perché si riduce la fermentazione intestinale, ma nessuno di questi due processi ha a che fare nello specifico con l’eliminazione delle tossine, anzi: in regimi Low Carb improvvisati capita che le proteine vengano utilizzate a scopo non solo strutturale e regolatore, ma anche per produrre energia, con relativa produzione di scorie tossiche azotate che costringono i reni a un surplus di lavoro.

Digiuno

Il digiuno va a braccetto con la purificazione fisica perché comporta l’eliminazione dei detriti proteici accumulati nella cellula, donando a quest’ultima una nuova vitalità! A una condizione però: che dopo averlo attuato si ricominci a mangiare in modo equilibrato in termini di nutrienti e quantità. Peccato che, nella pratica, la restrizione estrema sia un potente precursore di perdite di controllo che vanificano gli effetti benefici del digiuno.

 

In molti casi il bisogno di disintossicarsi deriva dalla sensazione di gonfiore e appesantimento. In medicina (& Co.) si suol dire che l’ipotesi più semplice sia anche la più probabile: se vi sentite gonfi a livello addominale, è probabile che abbiate accumulato grasso viscerale, il quale entrando in contatto con gli organi interni li intossica e li danneggia. Tra gli organi interni presenti nella cavità addominale troviamo fegato e intestino, principali attori della detossifcazione fisiologica.